Commoning Europe è un progetto Erasmus+ (educazione degli adulti) che mette insieme partner pubblici e cittadini attivi per lo scambio di buone pratiche nella gestione condivisa dei Beni Comuni (commons). È il progetto Erasmus+ italiano ad aver ricevuto il punteggio più alto nel 2020.
Il progetto si propone di gettare un ponte tra chi in Europa si prende cura dei Beni Comuni e le amministrazioni pubbliche, cercando le migliori prassi nei diversi paesi.
I Beni Comuni sono una radicale novità nel quadro italiano, abituato a distinguere solo tra “pubblico” (in pratica l’insieme degli eletti politici e dei funzionari amministrativi) e “privato” (in pratica, individui o gruppi di individui che perseguono il proprio interesse), non lasciando alcuno spazio a chi vorrebbe prendere cura, insieme ad altri, dello spazio in cui agisce e vive, per il bene di tutti e anche delle generazioni future. In anni recenti, grazie soprattutto all’iniziativa del giurista Gregorio Arena e di Labsus, si è aperto un nuovo orizzonte, quello della collaborazione paritaria tra cittadini attivi e istituzioni nel perseguimento del Bene Comune. L’ambito dei Beni Comuni rappresenta ormai una nuova frontiera, in cui si scopre giorno per giorno che con la buona volontà e la collaborazione, è possibile sciogliere nodi che sembravano inestricabili.
All’interno di Commoning Europe, Confluenze cura la raccolta di esperienze italiane e la costruzione di un glossario europeo dei Beni Comuni. Gli altri partner del progetto sono i seguenti: Biblioteca di Pace (Firenze), Comune di Campi Bisenzio (FI), BRAL – Stadsbeweging voor Brussel (Belgio), Comune di Făgăraș (Romania), la Direzione della famiglia, del lavoro e dei servizi sociali del Comune di Ankara (Turchia) e Open UP let youth be heard (Olanda).
Commoning Europe è un progetto Erasmus+ (educazione degli adulti) che mette insieme partner pubblici e cittadini attivi per lo scambio di buone pratiche nella gestione condivisa dei Beni Comuni (commons). È il progetto Erasmus+ italiano ad aver ricevuto il punteggio più alto nel 2020.
Il progetto si propone di gettare un ponte tra chi in Europa si prende cura dei Beni Comuni e le amministrazioni pubbliche, cercando le migliori prassi nei diversi paesi.
I Beni Comuni sono una radicale novità nel quadro italiano, abituato a distinguere solo tra “pubblico” (in pratica l’insieme degli eletti politici e dei funzionari amministrativi) e “privato” (in pratica, individui o gruppi di individui che perseguono il proprio interesse), non lasciando alcuno spazio a chi vorrebbe prendere cura, insieme ad altri, dello spazio in cui agisce e vive, per il bene di tutti e anche delle generazioni future. In anni recenti, grazie soprattutto all’iniziativa del giurista Gregorio Arena e di Labsus , si è aperto un nuovo orizzonte, quello della collaborazione paritaria tra cittadini attivi e istituzioni nel perseguimento del Bene Comune. L’ambito dei Beni Comuni rappresenta ormai una nuova frontiera, in cui si scopre giorno per giorno che con la buona volontà e la collaborazione, è possibile sciogliere nodi che sembravano inestricabili.
All’interno di Commoning Europe, Confluenze cura la raccolta di esperienze italiane e la costruzione di un glossario europeo dei Beni Comuni. Gli altri partner del progetto sono i seguenti: Biblioteca di Pace (Firenze), Comune di Campi Bisenzio (FI), BRAL – Stadsbeweging voor Brussel (Belgio), Comune di Făgăraș (Romania), la Direzione della famiglia, del lavoro e dei servizi sociali del Comune di Ankara (Turchia) e Open UP let youth be heard (Olanda).